Denuncia il greenwashing
La sostenibilità e l’etica sono sulle labbra di tutti. Purtroppo molto spesso non è altro che uno strumento di marketing, detto “greenwashing”.
Perché è importante
Consumi in modo cosciente, fai attenzione alle certificazioni e sei fiera o fiero di te. Improvvisamente, ti rendi conto che sei stata-o ingannata-o dal marketing di un’azienda. Purtroppo, troppe marche si vantano di essere responsabili, ma nella pratica non mantengono le loro promesse.
Come puoi quindi distinguere tra un approccio corretto e il greenwashing? Ecco qui di seguito come imparare a porre le domande giuste.
Quello che puoi chiederti:
Quale modello commerciale hanno?
Puoi chiederti, per esempio: un’azienda la cui strategia è inondare il mercato con dei prodotti a basso prezzo può veramente essere sostenibile? Si tratta di prodotti biologici / commercio equo / prodotti riciclati utilizzati per un’edizione speciale oppure di un cambiamento che tocca tutta la loro produzione? Se solo il 5% della loro produzione è prodotta in modo responsabile, allora è soltanto una goccia nell’oceano, MA pucomunque essere un inizio.Quanto ai salari, le aziende parlano di salari minimi o no?
Se sì, hanno una strategia pianificata per la loro introduzione? Esiste un modo per attuarla? Considerano la questione dei salari come una loro responsabilità o non si curano del problema nei paesi di produzione e nelle fabbriche?Le dichiarazioni d’intenti sono spesso fuorvianti
Una dichiarazione d’intenti non è l’equivalente di un controllo indipendente di un’ONG attiva o di un organismo di certificazione. Sono delle belle parole ma non si traducono in atti concreti.Le aziende sono certificate?
Fanno parte di un’iniziativa come la Fair Wear Foundation?Le aziende comunicano in modo trasparente?
Citano i loro fornitori? Hanno delle relazioni durature con i loro fornitori e collaborano con essi da molto tempo?Le piccole imprese hanno difficoltà ad ottenere delle certificazioni
Cionondimeno, conoscono i loro fornitori e fanno lo sforzo di menzionarli? Collaborano con essi da molto tempo? Sono trasparenti a livello delle loro strategie e obiettivi?“Vegan” non significa necessariamente “bene”
Certo, una borsa in PVC non contiene componenti provenienti da animali. Ma la menzione “Vegan” non ci dice nulla sulle condizioni di produzione.“Made in Europe” non significa automaticamente “bene”
In Romania, per esempio, molti produttori non pagano i loro impiegati con un salario minimo. In Italia molti centri di produzione offrono delle condizioni di lavoro analoghe a quelle in Cina o in Cambogia (pessime!).
Purtroppo, “Made in Europe” non significa nemmeno che il tuo abito abbia percorso un tragitto più breve. Il cotone che lo compone viene dal Ghana, è stato lavato in Vietnam e tessuto in India prima di arrivare in Romania. Ciononostante, il vestito porterà comunque la menzione “Made in Romania”.Controllo della qualità
Quali sono i materiali utilizzati? Le fibre sintetiche sono state utilizzate o ridotte? Lo stile è coerente e costante oppure segue tutte le nuove tendenze attuali? La fast fashion segue costantemente le tendenze della moda e la durata delle collezioni è sempre più breve, di modo che le aziende possano vendere di più.
Trovi più informazioni su www.labelinfo.ch e sul sito di Public Eye.